A Serra dè Conti, nel cuore delle terre del verdicchio, si tiene una manifestazione gastronomica unica nel suo genere: la Festa della Cicerchia, attraverso la quale viene celebrato un legume povero che per secoli ha fatto parte della cultura alimentare marchigiana. L’evento ha la finalità di unire il tema della cultura del cibo a momenti di riflessione sulla biodiversità nell’agroalimentare fino alla scoperta degli aspetti culturali e turistici del territorio. Il gioioso appuntamento si svolge nel bellissimo centro storico all'interno delle mura del paese, un gioiello che ha mantenuto quasi intatto l'impianto urbano medievale ed è tra le terre murate meglio conservate della provincia di Ancona. Nello splendido centro storico i visitatori potranno passeggiare fra le antiche cantine, le grotte, le locande e le osterie che proporranno i migliori piatti della tradizione marchigiana, oltre cento ricette diverse fra zuppe, maltagliati, vincisgrassi, passatelli, cresce di polenta, trippa alla canapina, scottiglia di cinghiale, fave in potacchio, coratellina d’agnello, stoccafisso e patate, guanciale di maiale saltato con aceto e salvia, ciambellone, vino di visciola e tante altre. Il ricco programma di eventi e intrattenimenti vedrà protagonisti artisti di strada, stornellatori, cantastorie ma anche artigiani, che mostreranno il loro tradizionale “saper fare”: nella cultura contadina tutti sapevano lavorare i vimini o il legno, il ferro o la terracotta. Per l’occasione si assegnerà anche il “Premio per la Biodiversità agroalimentare nelle Marche”, giunto alla decima edizione, che sarà curato anche da Slow Food Marche, istituito per far conoscere chi sul territorio regionale lavora quotidianamente per ridare centralità al cibo buono e pulito, e sostiene i “saperi” e i “sapori” come elemento di identità del territorio. La cicerchia, si pianta a fine aprile e si raccoglie in piena estate: un tempo, averla in dispensa costituiva una garanzia per l’inverno perché ha un buon rapporto proteico, con pochi grassi e molti amidi.